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Crisi del credito: Borse, Governi e Banche centrali
 
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8/10 -Borsa, anche Wall Street negativa dopo il crollo europeo. Milano giù con i bancari

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22.07 - I mercati non riescono a liberarsi dalla morsa del panico. La Fed, la Bce e altre banche centrali, in tutto il mondo, hanno tagliato i tassi di interese in un'operazione straordinaria e coordinata per dare fiato al credito. Ma a Wall Street è prevalso, alla fine, il segno negativo anche ieri, per la sesta seduta consecutiva, dopo una giornata contrastata e volatile con gli indici prima in ripresa e poi in ritirata nelle ultime ore di contrattazioni. Il Dow Jones ha perso 189,01 punti (il 2%) chiudendo a 9.258,10, terza chiusura sotto la quota psicologica dei 10.000 punti. In caduta anche lo S&P 500, a meno 1,13% e il Nasdaq (-0,83%). Tra i più venduti ancora una volta i bancari con Bank of America in calo del 7,03% e Citigroup del 4,95. (r.mi.)

20.38 - Quando manca circa un'ora e mezza al termine della giornata di contrattazioni a Wall Street, l'indice Dow Jones guadagna 155,87 punti (+1,65%) a 9.602,98 punti, il Nasdaq sale di 45,94 punti (+2,62%) a 1.800,82 punti, mentre lo S&P 500 avanza di 21,67 punti (+2,18%) a 1.017,90 punti.
Il rialzo americano, poi dimostratosi temporaneo, si è ripercosso nella seduta After Hours a Piazza Affari. Il Mibtel-s ha guadagnato il 2,01% a 17.130 punti mentre il Mib30-s ha segnato un +2,27% a 23.126 punti.

20.02 - Ennesima inversione di rotta alla borsa di New York, i cui indici sono ora in deciso rialzo: il Dow Jones guadagna l'1,16%, lo S&P l'1,55% e il Nasdaq l'1,97%.

19.17
- Si mantiene altalenante la seduta a New York: il Dow Jones è leggermente negativo a quota 9404 (-0,46%), mentre Nasdaq e S&P500 sono attualmente in parità (rispettivamente +0,01 e +0,09)

18.34 - A Piazza Affari l'intero listino è stato sotto pressione, con forti vendite sui bancari, Unicredit e Intesa SanPaolo in particolare. Hanno fatto eccezione pochi titoli soltanto, tra i quali Seat, Mediaset, Finmeccanica, Banco Popolare e Atlantia.

Vendite su banche e assicurazioni. Ancora in rosso Unicredit, sprofondata oggi a quota 2,44 euro (-12,58%). Decisamente più cauta Intesa Sanpaolo (-5,85% a 3,3 euro), Mediobanca (-4,34% a 8,66 euro) e Bpm (-7,57% a 4,39 euro). Hanno tenuto Generali (-0,05% a 21,66 euro) e Fondiaria-Sai (-0,05% a 14,13 euro), a differenza di Unipol (-3,61% a 1,28 euro). Si è poi distinto il Banco Polare (+3,01% 8,85 euro), che ieri aveva rassicurato sulla propria stabilità patrimoniale. Bene anche Mps (+0,6% a 1,68 euro), stabile Mediolanum (-0,03% a 2,95 euro).

Lingotto sotto 7 euro. Negativa Fiat (-5,75% a 6,93 euro) che
non è riuscita a mantenere quota 7 euro, toccando un minimo di giornata a 6,7 euro nella prima parte della seduta, quando la decisione delle Banche centrali non era ancora stata resa nota. Nel settore hanno sofferto anche Pininfarina (-4,9% a 4,66 euro), Brembo (-5% a 5,78 euro) e Piaggio (-4,56% a 1,42 euro).

Eni a ritroso. Il titolo del Cane a 6 zampe è tornato ai
livelli del 2004, con un calo del 9,71% a 15,27 euro. Difficoltà anche per Saipem (-7,39% a 14,22 euro), Enel (-3,74% a 5,48 euro), A2a (-3,12% a 1,45 euro) ed Edison (-5,42% a 1,04 euro), insieme ad Erg (-4,41% a 9,31 euro) e Saras (-9,78% a 2,41 euro), anche a seguito del calo delle quotazioni del greggio, sceso a quota 88,23 euro.

Telefonici in difficoltà. Male anche Telecom (-8,89% a 0,84 euro), i cui soci, che hanno definito la quota Telco «strategica» si sono detti disponibili a dare sostegno finanziario per il reintegro delle garanzie legate all'andamento del titolo. Vendite anche su Fastweb (-9,23% a 13,98 euro) e
Tiscali (-2,98% a 0,69 euro).

Chi sale e chi scende. In calo L'Espresso (-10,54% a 1,21 euro) e Cir (-13,03% a 0,9 euro). In controtendenza rispetto all'andamento degli indici Finmeccanica (+1,6% a a 14,8 euro), Mariella Burani (+0,27% a 13,37 euro) e Atlantia (+0,37% a 13,55 euro). Sotto pressione Gemina (-18,22% a 0,4 euro) e Impregilo (-12,13% a 2,1 euro), sospesa Italease (-10,99% a 3,28 euro), difficoltà per Tod's (-6,89% a 31,74 euro).

18.12
- Costa 340 miliardi di euro di
capitalizzazione bruciata l'ennesima drammatica seduta vissuta dalle Borse europee. Il Dj Stoxx 600, indice che sintetizza l'andamento dei listini del Vecchio Continente, ha ceduto il 6,02 per cento. Le principali Borse europee hanno tutte perso tra i cinque e i sette punti percentuali.

17.55 - Un'altra giornata di passione per i mercati europei: anche il taglio dei tassi dello 0,5% da parte delle principali banche centrali mondiali non è stato sufficiente per ridare fiducia ai mercati finanziari. Lo stesso dicasi per le massicce iniziative governative, che si sono susseguite dopo l'appprovazione da parte del Congresso degli Stati Uniti del piano Paulson. A Milano il Mibtel ha lasciato sul terreno il 5,72% a 16.793 punti, sui minimi da aprile 2003. A Francoforte il Dax ha perso il 5,88%, a Parigi il Cac40 il 6,39%, a Zurigo lo Smi il 5,51%, a Londra il Ftse100 del 5,18 per cento.

  CONTINUA ...»

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